Una cricca di signori con la barba e le scarpe fuori moda, la musica di un piano suonato per la strada, bottiglie aperte poco prima, la gente passa, si avvicina.
Il mio palo preferito alla destra della chiesa regge fiero il suo cartello : porta il nome del Poeta e della donna che lo amò tutta la vita. Un ragazzo con la bici si ferma nel mezzo della piazza che gremisce. Esitante, segue il ritmo baldanzoso.
Tre altri, di passaggio, aprono le danze, saltano e sorridono su ogni nota che solleva, ad ogni tasto che si piega e continuano la strada nella stessa direzione. Una donna in uno scialle accenna una canzone.
Poi silenzio, tutto fermo: è da riaccordare, qualche mossa a schiena curva tra le note bianche e nere e di nuovo quei sussulti e quel battere del piede.
Lentamente, la scatola di latta si riempie di monete tintinnose. Un bambino vende rose.
Scaglie di una primavera ormai finita, di un'estate che è volata. "L'ultima suonata...e vado via".
Cenerentola, raccogli le tue gonne, è ora di tornare. Mi avvicino per l'ultimo tintinnio: "Merci Monsieur, c'est supèr ce que vous faites". "C'est vous qui ètes superbe Mademoiselle, suona il piano signorina?" "No, solo da bambina" "Posso insegnarle, se le va" "E' gentile" "Non sono gentile, mais vous ètes charmante et vous l'imaginez meme pas".
Sorrido: "Buona serata, Mosieur". "Meravigliosa serata a lei, ma belle, adieu".
Il mio palo preferito alla destra della chiesa regge fiero il suo cartello : porta il nome del Poeta e della donna che lo amò tutta la vita. Un ragazzo con la bici si ferma nel mezzo della piazza che gremisce. Esitante, segue il ritmo baldanzoso.
Tre altri, di passaggio, aprono le danze, saltano e sorridono su ogni nota che solleva, ad ogni tasto che si piega e continuano la strada nella stessa direzione. Una donna in uno scialle accenna una canzone.
Poi silenzio, tutto fermo: è da riaccordare, qualche mossa a schiena curva tra le note bianche e nere e di nuovo quei sussulti e quel battere del piede.
Lentamente, la scatola di latta si riempie di monete tintinnose. Un bambino vende rose.
Scaglie di una primavera ormai finita, di un'estate che è volata. "L'ultima suonata...e vado via".
Cenerentola, raccogli le tue gonne, è ora di tornare. Mi avvicino per l'ultimo tintinnio: "Merci Monsieur, c'est supèr ce que vous faites". "C'est vous qui ètes superbe Mademoiselle, suona il piano signorina?" "No, solo da bambina" "Posso insegnarle, se le va" "E' gentile" "Non sono gentile, mais vous ètes charmante et vous l'imaginez meme pas".
Sorrido: "Buona serata, Mosieur". "Meravigliosa serata a lei, ma belle, adieu".
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