Le serate volano,
certi cassetti rimangono aperti,
la mia borsa, colma di inutilità.
Non ho fame stasera, né sonno. Eppure vorrei.
Vorrei la sensazione che provavo al liceo, quando, alla fine di giornate estenuanti, mi coricavo in un letto ben fatto, quando l'ultima luce a spegnersi non era la mia, quando il sabato si andava a ballare, follia.
E’ sempre tutto troppo veloce, o troppo ingombrante, o troppo lontano, o troppo sfuggente.
Ora rovescio tutto per terra, passo in rassegna scontrini e chincaglia, svuoto le tasche del cappotto d'inverno, rimbocco le maniche, butto l'inutile, abbasso la musica, tiro la tenda, imposto la sveglia per domani all'alba, penso alle more che sanno di fragola e corro a sognare sulla mia nuvola.
Finito l'inverno
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Parigi feelings in città
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