Si trova a cavallo tra il sesto e il primo arrondissement.
Ad un lembo l'Academie Francaise, all'altro gli ingressi del Louvre.
E' fatto di assi di legno, retto da una struttura di ferro, si affaccia da un lato sull'Ile de la cite' e dall'atro su uno scorcio di Tour Eiffel.
E' un posto magico. Soprattutto nelle notti d'estate.
I ragazzi ci si trovano la sera con qualche bottiglia bi Bordeaux o di Burgogne.
Quasi sempre, c'e' una chitarra che suona. Altri leggono Baudelaire, Rambaud o Mallarme' appoggiati alle ringhiere.
Chi conosce il posto si siede nella metà più lontana dal tempio della lingua di Sartre, verso la riva destra e dà le spalle alle guglie di Notre Dame, perché e' solo da li' che si vede la torre brillare.
Rigorosamente a gambe incrociate, in una tasca il cavatappi d'ordinanza, sotto i piedi le luci dei battelli che percorrono la Senna, intorno il vociare degli studenti appena usciti dalla Sorbona, sopra il cielo che comincia a farsi buio.
E' così che bisogna vedere il Pont des Arts.
Meglio avere un sacchetto di patatine cinesi al sapore di gambero e un paio di ballerine piatte, perché con un calice in mano fanno volar le ore e qualsiasi tacco rischia di incastrarsi nelle fessure.
Per arrivarci, scendete al Metro' Mabillon e passate da Rue de Seine.
Ad un lembo l'Academie Francaise, all'altro gli ingressi del Louvre.
E' fatto di assi di legno, retto da una struttura di ferro, si affaccia da un lato sull'Ile de la cite' e dall'atro su uno scorcio di Tour Eiffel.
E' un posto magico. Soprattutto nelle notti d'estate.
I ragazzi ci si trovano la sera con qualche bottiglia bi Bordeaux o di Burgogne.
Quasi sempre, c'e' una chitarra che suona. Altri leggono Baudelaire, Rambaud o Mallarme' appoggiati alle ringhiere.
Chi conosce il posto si siede nella metà più lontana dal tempio della lingua di Sartre, verso la riva destra e dà le spalle alle guglie di Notre Dame, perché e' solo da li' che si vede la torre brillare.
Rigorosamente a gambe incrociate, in una tasca il cavatappi d'ordinanza, sotto i piedi le luci dei battelli che percorrono la Senna, intorno il vociare degli studenti appena usciti dalla Sorbona, sopra il cielo che comincia a farsi buio.
E' così che bisogna vedere il Pont des Arts.
Meglio avere un sacchetto di patatine cinesi al sapore di gambero e un paio di ballerine piatte, perché con un calice in mano fanno volar le ore e qualsiasi tacco rischia di incastrarsi nelle fessure.
Per arrivarci, scendete al Metro' Mabillon e passate da Rue de Seine.
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