Esattamente al centro del sesto arrondissemant si trova un'isola di pace.
I parigini la chiamano Luco.
Su un lato il palazzo del Senato, ad una strada di distanza la cupola del Pantheon, lungo un fianco il Boulevard Saint Michel e dentro tutto un mondo.
Campi da tennis, viali, cortili, aiuole fiorite, statue di marmo e una fontana (il grande bacino) in cui i bimbi giocano spingendo barchette di legno dalle vele colorate.
Ai giardini del Lussemburgo, in pochissimi si siedono sulle panchine.
I ragazzi si sdraiano sui prati piu' grandi, chi vuole leggere prende due sedie : una per se' ed una per i piedi e si piazza dove piu' gli aggrada, ombra o sole, folla o angoli isolati.
Dopotutto si sa che per goder la lettura, i piedi devono essere ben sollevati da terra.
E le sedie vanno scelte con accortezza. Ne esistono di tre tipi al Lussemburgo.
Inferno, purgatorio e Paradiso. Tutte in ferro pesantissimo e verde salvia.
Le prime sono le piu' semplici, schienale dritto, senza braccioli; e' educazione usare queste per appoggiare i piedi.
Le intermedie anch'esse hanno lo schienale verticale, ma sono munite di braccioli; sono adatte per studiare.
Le ultime e piu' ambite, l'elite del poggiaderetani parigino, sono profonde, accoglienti, bracciolute e ideali per draiarsi al sole, per leggere il giornale senza troppo impegno e per osservare intorno godendosi la pace.
Si puo' studiare ai giordini. Ma non da soli.
E' cosa impossibile per qualsiasi ragazza, perche', nessuno lo dice ma, certo, si sa. Il Lussumburgo e' zona di caccia battuta da intellettualoidi improbabili alla ricerca di fanciulle sprovvedute.
E proprio sprovvedute bisogna essere, perche' bastano un paio di giorni per imparare a recitare in modo insieme commovente e perentorio la parte del "No mi dispiace-non posso parlare-ho un esame importante domani e devo proprio studiare-Buon pomeriggio".
Il trucco sta nel dirlo tutto d'un fiato e poi accennare un sorriso.
Un consiglio?
Scendete al RER Luxembourg, oppure passate dalla Rue Ferou e sedetevi ai piedi della scala, tra voi e il Senato il grande bacino, rivolti verso i giardini e la collina del quartiere latino e portate un libro che non avete urgenza di leggere.
Al tramonto, tutti a casa.
I parigini la chiamano Luco.
Su un lato il palazzo del Senato, ad una strada di distanza la cupola del Pantheon, lungo un fianco il Boulevard Saint Michel e dentro tutto un mondo.
Campi da tennis, viali, cortili, aiuole fiorite, statue di marmo e una fontana (il grande bacino) in cui i bimbi giocano spingendo barchette di legno dalle vele colorate.
Ai giardini del Lussemburgo, in pochissimi si siedono sulle panchine.
I ragazzi si sdraiano sui prati piu' grandi, chi vuole leggere prende due sedie : una per se' ed una per i piedi e si piazza dove piu' gli aggrada, ombra o sole, folla o angoli isolati.
Dopotutto si sa che per goder la lettura, i piedi devono essere ben sollevati da terra.
E le sedie vanno scelte con accortezza. Ne esistono di tre tipi al Lussemburgo.
Inferno, purgatorio e Paradiso. Tutte in ferro pesantissimo e verde salvia.
Le prime sono le piu' semplici, schienale dritto, senza braccioli; e' educazione usare queste per appoggiare i piedi.
Le intermedie anch'esse hanno lo schienale verticale, ma sono munite di braccioli; sono adatte per studiare.
Le ultime e piu' ambite, l'elite del poggiaderetani parigino, sono profonde, accoglienti, bracciolute e ideali per draiarsi al sole, per leggere il giornale senza troppo impegno e per osservare intorno godendosi la pace.
Si puo' studiare ai giordini. Ma non da soli.
E' cosa impossibile per qualsiasi ragazza, perche', nessuno lo dice ma, certo, si sa. Il Lussumburgo e' zona di caccia battuta da intellettualoidi improbabili alla ricerca di fanciulle sprovvedute.
E proprio sprovvedute bisogna essere, perche' bastano un paio di giorni per imparare a recitare in modo insieme commovente e perentorio la parte del "No mi dispiace-non posso parlare-ho un esame importante domani e devo proprio studiare-Buon pomeriggio".
Il trucco sta nel dirlo tutto d'un fiato e poi accennare un sorriso.
Un consiglio?
Scendete al RER Luxembourg, oppure passate dalla Rue Ferou e sedetevi ai piedi della scala, tra voi e il Senato il grande bacino, rivolti verso i giardini e la collina del quartiere latino e portate un libro che non avete urgenza di leggere.
Al tramonto, tutti a casa.
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