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Quando Parigi si sveglia

Ho smesso di nutrirmi.
Mi somministro per sopravvivere dosi di riso, cereali e verdura in diversi momenti della giornata.
Ma ho smesso di provare gusto per i sapori e per gli odori.
Mi emozionano ancora i tramonti, un poco, ma e’ come se imiei pori fossero otturati da una cera pesante. Nulla traspira. La mia osmosi con il mondo e’ interrotta.
Non leggo, stento ad osservare, ascolto a malapena.
Ricordo. Rivivo. Rifletto senza risultato.
Rispondo per educazione e, ogni giorno, aspetto le 17 : 30 per sapere che Parigi si sveglia e che posso condividere qualche ora con lei.

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