Una grande città. Eppure, a guardarla bene, Parigi è soprattutto un insieme di villaggi.
Quartieri diversi, simili, simmetrici, a volte incoerenti e antitetici: si chiamano Arrondissements, sono "appezzamenti" di città dalla forma irregolare. Si avvolgono a chiocciola intorno al centro, a partire dal primo, sino al ventesimo. Rappresentano tutta la commedia umana e i centomila nessuno di pirandelliana memoria. Sono spaccati e trattati di vite possibili, mondi improbabili e più veri che mai. Il codice postale inizia sempre per 75, segue uno zero e poi due cifre, da sole capaci di raccontare la storia di un parigino.
75001 è il primo arrondissement, 75002 il secondo, 75010 il decimo, 75020 il ventesimo.
I quartieri centrali sono più ambiti, i periferici più popolari. Ma esistono eccezioni nell'ordinale classifica di straordinaria eleganza dei venti pezzi del puzzle.
Non sempre, infatti, i quartieri dal numero basso (75001, 75002, 75003 ecc) sono migliori rispetto ad altri dalla cifra ingombrante.
Il sedicesimo, per esempio, è elegantissimo e residenziale, più del secondo o del terzo. Il sesto e il settimo sono il vero cuore della città, il diciottesimo è insieme inferno e paradiso.
E proprio inferno e paradiso rappresentano bene la prima, fondamentale, dicotomica, impertinente e ideologica scissione della città. Senna e Stige, il fiume scorre e separa.
Riva destra e riva sinistra: Giunone e Minerva aggrappate ad un pomo.
75001 è il primo arrondissement, 75002 il secondo, 75010 il decimo, 75020 il ventesimo.
I quartieri centrali sono più ambiti, i periferici più popolari. Ma esistono eccezioni nell'ordinale classifica di straordinaria eleganza dei venti pezzi del puzzle.
Non sempre, infatti, i quartieri dal numero basso (75001, 75002, 75003 ecc) sono migliori rispetto ad altri dalla cifra ingombrante.
Il sedicesimo, per esempio, è elegantissimo e residenziale, più del secondo o del terzo. Il sesto e il settimo sono il vero cuore della città, il diciottesimo è insieme inferno e paradiso.
E proprio inferno e paradiso rappresentano bene la prima, fondamentale, dicotomica, impertinente e ideologica scissione della città. Senna e Stige, il fiume scorre e separa.
Riva destra e riva sinistra: Giunone e Minerva aggrappate ad un pomo.
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